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BAMBINI E IGIENE ORALE: QUANDO, COME E PERCHÉ

A cura di Maria Letizia Beccuti,

specializzata in odontoiatria pediatrica

Un numero sempre maggiore di genitori è sensibilizzato all’argomento igiene orale dei propri piccoli e richiede informazioni e linee guida di riferimento in proposito. In questo articolo vorrei dare qualche consiglio utile e semplice.

1) Quando iniziare a spazzolare?

Per i bambini lo spazzolamento e la cura dei dentini deve diventare parte di una routine e per questo si inizia subito ad aver cura del cavo orale, anche prima dell’eruzione dei dentini.

Infatti, è consigliato strofinare delicatamente con una garzina, umida o asciutta, le gengive dei neonati, almeno 2/3 volte al di, anche in assenza degli elementi dentali.

Fino ad 1-2 anni di età, si possono spazzolare i piccoli dentini dei neonati con appositi spazzolini-ditali in silicone che si infilano sul dito della mamma e si usano comodamente come una coccola per spazzolare le gengive e i dentini, ma senza usare un dentifricio.

Dai 18 mesi in poi, potete utilizzare uno spazzolino dalle setole morbide ed introdurre l’uso del dentifricio. Io consiglio ai genitori di supervisionare attivamente le manovre di igiene orale dei bambini almeno fino ai 6 anni.

2) Quali caratteristiche deve avere il primo spazzolino da denti?

Gli elementi da ricordare per la scelta di uno spazzolino funzionale sono tre:

  • Le setole: morbide e soffici servono ad accarezzare il dente, a pulirlo delicatamente senza creare traumi o taglietti alle gengive.
  • La testina: il cavo orale di un bambino è piccolo e richiede uno spazzolino altrettanto minuto. La testina dello spazzolino per bimbi deve arrivare anche ai denti più nascosti.
  • Il manico: un’altra caratteristica necessaria riguarda l’impugnatura, comoda e antiscivolo per le manine dei bimbi.

Può sembrare una cosa di poco conto ma anche l’occhio vuole la sua parte nella scelta dello spazzolino per i bambini. Sì a colori accesi, personaggi dei cartoni, animaletti e chi più ne ha più ne metta: in questo modo lavarsi i denti sembrerà un gioco e anche i più piccoli saranno invogliati a farlo.

3) Quale dentifricio scegliere per i vostri bambini?

E’ bene scegliere un dentifricio che si adatti per concentrazione di fluoro all’età del bambino secondo il seguente schema:

Dal 1 dentino a 17 mesi: non serve dentifricio

Dai 18 mesi ai 5 anni: 400-500 ppm (sporcare appena lo spazzolino)

Dai 6 ai 12 anni: 1000 ppm (chicco di riso)

Dai 12 anni: 1000-1500 ppm (su tutta la lunghezza delle setole)

Ogni dentifricio ha sulla confezione descritta la quantità di fluoro che contiene

4) Perché preferire un dentifricio con il fluoro?

Il fluoro ha un ruolo fondamentale nel ridurre l’incidenza cariosa nei bambini, svolgendo importanti funzioni per la salute della bocca:

  • Aiuta a prevenire la carie: trasforma i cristalli di idrossiapatite che compongono lo smalto in una sostanza più resistente all’erosione, chiamata fluorapatite, che è caratterizzato da minore solubilità, maggiore stabilità e soprattutto una aumentata resistenza agli attacchi acidi della placca.
  • È coinvolto nel processo di remineralizzazione dei denti: prende infatti parte a un meccanismo fisiologico che rafforza i denti, tramite l’apposizione di minerali che passano dalla saliva al dente.
  • È efficace contro i batteri: è in grado di contrastare l’azione dello Streptococco Mutans, il principale batterio responsabile della carie bloccando la glicolisi anaerobia, il processo che porta alla produzione degli acidi. Inoltre altera i meccanismi di trasporto degli zuccheri e compromette la sintesi di molecole essenziali per la formazione della parete cellulare dei microrganismi

5) Cos’è la fluorosi?

Con il termine fluorosi dentale ci si riferisce a un’alterazione della superficie dello smalto causato da un eccesso di fluoro, da traumi, malattie congenite o da un eccesso di farmaci.

La comparsa di inestetismi sulla superficie dentale è il principale sintomo della fluorosi: denti con macchie bianche color gesso, gialle o marroni sono i suoi segnali tipici. Le macchie sono causate dall’ipomineralizzazione dello smalto dentale.

Bisogna fare attenzione a queste manifestazioni: se trascurata, la fluorosi può provocare carie o addirittura fosse e solchi sulla regione superficiale del dente.

In base ai sintomi presenti, è possibile identificare quattro forme di fluorosi dentale dalla più lieve alla più grave. La prima accortezza da prendere è dunque quella di non eccedere nell’utilizzo di prodotti a base di fluoro.

Nel caso dei bambini è opportuno assisterli nell’igiene orale e utilizzare il solo spazzolino o, al massimo, quantità di dentifricio minime.

6) Cosa succede se ingoia il dentifricio mentre si lava i denti?

Niente, ogni dentifricio contiene la quantità giusta di fluoro commisurata all’età del bambino.

7) Come si spazzolano i denti?

Per svolgere una corretta pulizia dei denti è necessario inclinare lo spazzolino a 45 gradi rispetto ai denti effettuando movimenti verticali rispetto alla superficie dentale, dall’alto verso il basso.

In altre parole, per pulire i denti superiori il suo movimento deve avvenire verso il basso, non verso l’alto, in modo da penetrare con le setole anche negli interstizi dentali e con un’inclinazione di 45 gradi, per rimuovere la placca da sotto il colletto gengivale.

Per la parte inferiore della bocca vale l’opposto, cioè il movimento deve procedere verso l’alto; ovviamente l’operazione va ripetuta sia sulla parte esterna della dentatura che su quella interna, spesso tralasciata.

Per quanto riguarda invece la pulizia della parte masticatoria dei denti posteriori, l’ideale é spazzolare queste superfici prima dal dietro verso l’avanti e viceversa e poi, ad operazione conclusa, con il solito movimento laterale per pulire gli interstizi dentali.

Per una corretta igiene orale quotidiana, oltre alla pulizia dei denti e delle gengive dalla placca batterica, non va dimenticata la pulizia della lingua per eliminare batteri e migliorare l’igiene della bocca, con effetti benefici anche sull’alitosi.

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