18
Feb
QUANDO CAMBIARE LA TETTARELLA DEL BIBERON
A cura di Redazione J BIMBI,
composta da mamme e redattrici esperte
La tettarella è la parte del biberon che viene a contatto con la bocca del bambino durante la suzione. Le tettarelle possono essere distinte in base ai flussi (ovvero alla tipologia di foro) e al materiale.
FLUSSI DELLE TETTARELLE
Le tipologie di foro che determinano il flusso di fuoriuscita del latte/liquido si possono riassumere in:
- Flusso super lento, adatte per bimbi prematuri
- Flusso lento, a partire da 0 mesi
- Flusso medio, a partire da 3 mesi
- Flusso veloce, a partire da 6 mesi
- Flusso liquidi densi, a partire da 6 mesi (ideale nella fase di svezzamento)
Esiste inoltre anche la tettarella a flusso variabile ovvero una combinazione dei flussi medio, veloce e liquidi densi in un’unica tettarella, ideale a partire dai 3 mesi. Ma come funziona? Basta girare il biberon e posizionare la tacca o la goccia desiderata presente sulla tettarella in corrispondenza del nasino del proprio bimbo. In questo modo si regola il flusso a seconda dell’esigenza del bambino. E’ una tettarella molto utile nel caso in cui non si sappia che flusso preferisca il proprio bimbo. Se ad esempio durante la poppata il neonato è teso, agitato in maniera visibile, e magari sputa il latte, potrebbe significare che la tettarella permette un flusso del latte troppo veloce. Al contrario, se il piccolo dovesse innervosirsi e succhiare troppo avidamente, si dovrebbe prendere in considerazione una tettarella a flusso veloce.
La tettarella indicativamente dovrebbe essere sostituita al crescere del bambino. Ciò significherebbe che ad ogni fase della vita del piccolo dovrebbe essere associato un modello di tettarella specifico. Questo perché l’intensità della poppata e la forza delle gengive del neonato cambiano dopo i primi mesi di vita. Usiamo il condizionale perché in realtà il flusso è molto soggettivo, ad esempio i bimbi di 6 mesi possono preferire un flusso lento rispetto ad un flusso veloce.
La morbidezza delle tettarelle è uguale per qualsiasi mese e/o età, cambia solo il flusso. La morbidezza nella tettarella permette al bimbo di non sforzarsi e di avere una suzione più naturale. Questo però si traduce anche in un’usura maggiore, soprattutto con la comparsa dei primi dentini.
Cosa fare allora?
Non rinunciare alla morbidezza ma cambiare spesso le tettarelle, non solo per una questione di sicurezza ma anche per una questione di igiene.
La tettarella del biberon deve essere cambiata circa ogni 6/8 settimane. D’altronde parliamo di un oggetto che entra di continuo in contatto con la bocca del bambino, quindi l’attenzione deve essere massima.
Ciò significa che potrebbe rendersi necessario il cambio della tettarella anche prima del tempo indicato. Una buona abitudine, dunque, consiste nel verificare l’integrità della tettarella dopo ogni utilizzo. Se dovesse presentare dei tagli o delle lacerazioni, significherebbe che è arrivato il momento di sostituirla con una nuova. Non solo perché con lo spuntare dei primi dentini il bimbo tenderà a mordicchiarla e ad ingerirne dei piccoli pezzi ma anche perché nelle fessure possono sempre annidarsi germi e batteri potenzialmente pericolosi.
MATERIALE DELLE TETTARELLE
In generale si possono trovare due differenti tipologie di tettarelle: in silicone o in caucciù (lattice).
Il silicone è un materiale morbido ed elastico, che semplifica il passaggio dal seno al biberon. Queste tettarelle hanno il vantaggio di donare al bambino la sensazione del contatto con la pelle della madre, in più sono molto resistenti. Non si deforma e non si altera neanche dopo numerose sterilizzazioni, per questo è ritenuto molto igienico.
La tettarella in caucciù richiede una sterilizzazione profonda, non a caldo, per evitare contaminazioni batteriche. Il suo materiale poroso trattiene l’acqua e assorbe odori e sapori: per questo va cambiata almeno ogni mese. Sono indicate in fase di dentizione (dai 4 mesi) in quanto sono molto resistenti.